lunedì 15 ottobre 2007

London's calling, nessun dorma!!

E' stato probabilmente il week end più corto passato nella capitale britannica e dormire non era tra le "cose da fare"....!
Ma in fondo non c'è il tempo di riposare durante il week end in questa frenetica città, perché tutto è sempre in movimento anche quando le metropolitane spengono i motori o i Pub chiudono stanchi le loro serrande davanti a gruppi di ragazzi ammassati sui marciapiedi che decidono cosa ne faranno del resto della notte. E non ci sono problemi se, alle 4 del mattino, senti il bisogno di mangiare ali di pollo fritte, riso alla cantonese o un panino farcito con gli ingredienti più calorici che il tuo stomaco abbia mai accolto! Si perché, proprio questo è stato l'inizio del nostro week end, quando finalmente siamo giunti a King's Cross, dopo una corsa pazza sullo shuttle dall'aeroporto. E noi italiani, abbiamo mangiato quel panino con gusto e distacco allo stesso tempo, consapevoli e un po' orgogliosi del fatto che il nostro palato è abituato a gusti più raffinati!
Poche ore più tardi eravamo già pronti per scarpinare in lungo e in largo per la città, ma prima: la colazione!
Fare colazione a Londra è un momento importante, non esiste il caffè al bancone, ma è un momento dedicato a se stessi dove prendere tempo e respirare un po’.
E' necessario spendere almeno qualche minuto in meditazione davanti al banco delle "dolcerie" per poter scegliere con attenzione il muffin che accompagnerà il nostro cappuccino, l'occhio si posa immediatamente su quello al cioccolato per spostarsi su gusti che appesantiranno meno la nostra coscienza come i mirtilli, mela e cannella, lamponi, limone e semi di papavero.......
Cestinato il bicchiere take away del caffè, comincia la maratona: molti luoghi da vedere e pochissimo tempo a disposizione, così a passo spedito abbiamo oscillato da un lato all'altro della city.
La passeggiata lungo il Tamigi dalla Modern Tate fino al Tower Bridge rimane sempre una delle mie preferite.
E' incredibile come Londra sia formata da "tante città nella città" scendi le scale della metro nella sontuosa e austera Tower Hill e le risali nella appariscente e festosa Camden Town dove nulla è al proprio posto e tutto è in discussione.
Qui abbiamo pranzato e ognuno di noi ha deciso quale cucina del mondo avrebbe soddisfatto il proprio languorino! Le signorine degli stand non hanno nulla da invidiare alle sirene che nell'Odissea tentavano di sviare Ulisse, quest'ultime usavano il loro canto, le prime invece ti sventolano sotto gli occhi piccoli assaggi quasi come se volessero stregarti!
Pomeriggio in pieno centro, qualche foto nella suggestiva Trafalguar square che funge da tappeto rosso per la bellissima National Galllery e serata in un Pub per una cena tipica inglese.
A questo punto le nostre gambe sentivano già il peso della giornata, ma imperterriti abbiamo continuato fino allo sfinimento (ci sono foto che lo provano, date un'occhiata!)

Abbiamo speso il giorno successivo su e giù per Hyde Park dando da mangiare ai mai assenti scoiattoli ("i tupàz") e tra esperti rollerblader o ligi cittadini che non rinunciano alla loro corsa mattutina nonostante il sole esiti a far il suo ingresso tra le fitte nuvole!
Lunga camminata per arrivare al Pub designato per il nostro pranzo, ma ne è valsa la pena: il mio fish and chips era all'altezza del giudizio di un inglese!
Sulla via di ritorno, per il recupero dei bagagli ai nostri rispettivi alloggi, abbiamo fatto una breve tappa a Notting Hill e poi via di corsa, l'aereo non aspetta!

Londra strega molti dei suoi visitatori, molti la ameranno per sempre altri la amano oggi e la odieranno domani, per me è sempre un piacere condividere questa splendida città con gli amici e devo dire che in un giorno e mezzo siamo riusciti a vedere più di quanto ci si possa aspettare.


Grazie a Giò, Riccardo, Giacomo e Silvia (peccato per "Il Phantom", però "Le Mis" non era male!) Fabio e Simona, Enrico e Mimma (anche per domenica notte e gli spaghetti al pomodoro, sapevano di casa!).

Ecco qui le foto!